Altre dimensioni

Il loro pianeta di origine è Bolla, in realtà, una delle numerose copie della Terra presenti nel multiverso; un mondo in cui la tecnologia è avanzata di un paio di secoli rispetto al nostro, ma spaventosamente degenerato sul piano etico e morale.

Su Bolla, infatti, anarchia e libertà dei costumi consentono a chiunque di trasformare il proprio corpo e formulare la propria legge o stile di vita che, in ristrettissimi casi, può contemplare anche la pratica dell’omicidio seriale. 
E’ possibile, quindi, cambiare il colore della propria pelle o la consistenza e struttura dei propri organi; aggiungerne altri artificiali o prodotti da mutazioni ed esperimenti d’ingegneria genetica (come i tentacoli che Yohv si è fatto innestare sulla testa o gli occhietti ausiliari di Moccio; due soggetti che, prima dei numerosi interventi a cui si sono sottoposti, erano di aspetto ugualmente sgradevole ma assolutamente umano).

Vedi anche il miniracconto "Gli orrori del possibile" in cui viene presentato uno squarcio di questa tecnologia e ipotetico, nostro futuro.

Bolla fa parte di un sistema solare in tutto e per tutto uguale al nostro, quindi, ma in cui Marte, che lì viene chiamato Mo, è stato ampiamente colonizzato. Molte aree del pianeta, dopotutto e per via dell’effetto serra, hanno causato la migrazione e consentito la permanenza soltanto a quattro miliardi di mutanti resistenti al calore e alle radiazioni; fra cui, la razza caucasica a cui appartiene Yohv.

Yohv, poco dopo aver modificato la melanina e pigmentazione della sua pelle.

"Posso metterne cinque. Poi dovremo allineare ai suoi tracciati pensiero-movimento i biochip presenti alla base di ogni tentacolo."

"Anche per le mani possiamo fare qualcosa?... Volevo togliere i mignoli e aggiungere una membrana fra un dito e l'altro." 

"Certo! Anche se il tutto ne ridurrà le capacità prensili."

"Oh!... Tanto mi basta un dito per azionare i pochi comandi della mia astronave!"

"Ah! Bene... Nessun problema, allora. Potrà permettersi ottime mani da papera."